Questa proiezione speciale è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e cultura visiva. Un’opportunità per scoprire da vicino la poetica di un maestro della fotografia contemporanea e immergersi nella sua visione del mondo.
Il Cinema Barberini ospita una proiezione speciale del documentario “I Am Martin Parr”, viaggio intimo e rivelatore nella vita e nell’opera di uno dei fotografi contemporanei più influenti e controversi. L’evento sarà introdotto da Rossella Caruso e Ludovico Pratesi.
Martin Parr, fotografo britannico attivo dagli anni ’70, ha costruito la sua carriera documentando con ironia pungente e sguardo critico il mondo contemporaneo. Le sue immagini raccontano le contraddizioni del consumismo e le abitudini quotidiane, trasformando l’ordinario in straordinario. Il documentario, diretto da Lee Shulman, ci porta dietro le quinte del suo lavoro, offrendo filmati inediti e interviste esclusive per svelare il metodo e la visione di Parr.
La fotografia di Parr oscilla tra commedia e critica sociale, tra tenerezza e disincanto. Il suo linguaggio visivo ha ridefinito il concetto di reportage, trasformando scene di vita quotidiana in immagini iconiche che ci costringono a riflettere sulla realtà che ci circonda. In “I Am Martin Parr”, il fotografo stesso racconta il suo percorso artistico e il suo approccio unico nel catturare il mondo con un misto di humor e malinconia.
Alla regia troviamo Lee Shulman, fondatore di The Anonymous Project, un archivio digitale dedicato alle fotografie anonime e amatoriali. Con un background nel cinema e nella fotografia, Shulman porta la sua sensibilità narrativa in questo documentario, intrecciando immagini d’archivio, testimonianze e sequenze girate sul campo per raccontare un Martin Parr inedito.
Questa proiezione speciale è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e cultura visiva. Un’opportunità per scoprire da vicino la poetica di un maestro della fotografia contemporanea e immergersi nella sua visione del mondo.
La celebrazione del 400° anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia ha dato vita a un evento culturale di portata internazionale che trascende i confini della tradizione religiosa. Un progetto culturale che unisce fede, identità e arte.
Milano si conferma capitale dell’arte e del design con un’offerta culturale che si arricchisce di importanti mostre fotografiche. Un percorso artistico che attraversa un secolo di storia della fotografia, dalle avanguardie tedesche del Novecento fino alle recenti espressioni contemporanee.
Mario Giacomelli è protagonista di tre imperdibili mostre che esplorano la sua rivoluzionaria tecnica di contrasto estremo, con le serie “Presa di coscienza sulla natura”, “Io non ho mani che mi accarezzino il volto” e “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, e analizzano il suo rapporto con il paesaggio marchigiano, trasformato in “mappe dell’anima” nella serie “Metamorfosi della terra”. Le esposizioni rivelano l’influenza della poesia di Leopardi, Montale e Pavese sul suo lavoro e l’eredità lasciata ai fotografi contemporanei.
Il MASI Lugano ospita la prima mostra interamente dedicata da un’istituzione museale al fotografo Eugenio Schmidhauser, attraverso una selezione di circa novanta fotografie. L’esposizione, intitolata Eugenio Schmidhauser. Oltre il Malcantone, si tiene presso la sede di Palazzo Reali e rappresenta un’importante occasione per riscoprire un artista che ha contribuito significativamente all’immaginario visivo della Svizzera.